Assoluzione piena per il medico e sua moglie accusati di false dichiarazioni in piena emergenza Covid

L’avvocato Carlo Frasca ha ottenuto l’assoluzione di un medico e sua moglie, accusati di aver mentito per saltare il pretriage anti-Covid all’ospedale Frangipane di Ariano Irpino.
La vicenda risale al marzo 2020, quando la signora si era recata al pronto soccorso, accompagnata dal marito, in seguito a un malessere.

Secondo le accuse, il medico e sua moglie avrebbero omesso di comunicare un loro viaggio in Turchia per evitare il pretriage, una procedura di screening obbligatoria per tutti coloro che si recavano in ospedale durante l’emergenza sanitaria. Un’accusa che ha dato luogo a un’indagine della Procura di Benevento, che ha visto i due coinvolti in un procedimento penale per “false dichiarazioni rese da privato a pubblico ufficiale”. Nonostante le accuse, i due assistiti hanno sempre sostenuto di non aver omesso alcuna informazione e di aver rispettato scrupolosamente le procedure previste.

La difesa ha dimostrato che non c’era alcuna intenzione di eludere il pretriage, e che la Turchia, al momento dei fatti, non era ancora un paese considerato a rischio. Inoltre, si è posto l’accento sull’elemento soggettivo del reato rilevando l’assenza di dolo nel comportamento degli imputati, i quali hanno sempre agito in buona fede.

Il giudice monocratico del Tribunale di Benevento, ha accolto la tesi difensiva, assolvendo gli imputati con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. Questo ha segnato la fine di una lunga e difficile battaglia legale che, nonostante la sua conclusione positiva, aveva avuto ripercussioni a livello personale e professionale per gli assistiti.

Lieti dell’assoluzione non solo perché ha riconosciuto l’innocenza dei nostri assistiti, ma soprattutto perché ha ribadito l’importanza di una difesa accurata e puntuale in situazioni delicate come quelle legate alla pandemia di Covid-19. In momenti così complessi, è fondamentale poter contare su una difesa legale esperta e professionale per tutelare i propri diritti.
Questo caso dimostra, ancora una volta, come una corretta interpretazione delle circostanze e un’attenta analisi legale possano portare alla giustizia.

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